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Nuove previsioni puntuali
13 Gennaio 2011 22:00 |
Da qualche giorno trovate anche su METEOLAMPO delle previsioni puntuali realizzate su tutte le province delle regioni di nostro interesse.
Queste previsioni sono realizzate in automatico dal centro meteo norvegese, unico a utilizzare per le previsioni sulle nostre città il modello fisico-matematico internazionale HIRLAM, inizializzato sul modello europeo ECMWF, il più potente modello meteo esistente.
Riteniamo quindi che queste previsioni automatiche possano ottenere performance migliori rispetto a tutte quelle che si trovano sui siti meteo italiani, che in genere si basano su modelli meteorologici meno evoluti.
Le nostre previsioni automatiche vengono continuamente aggiornate, recependo i dati che arrivano ora per ora da tutte le stazioni meteo del nostro continente per poter fornire una previsione oraria fino a 48 ore il più aggiornata possibile (sono le uniche esistenti aggiornate ogni 4 ore).
Ovviamente queste previsioni non possono sostituire in alcun modo le nostre previsioni manuali che permettono una visione di insieme e più ragionata, ma vanno affiancate alle cartine tradizionali per una previsione a breve termine quando ci interessa un livello di dettaglio orario e geografico superiore.
Queste previsioni sono realizzate in automatico dal centro meteo norvegese, unico a utilizzare per le previsioni sulle nostre città il modello fisico-matematico internazionale HIRLAM, inizializzato sul modello europeo ECMWF, il più potente modello meteo esistente.
Riteniamo quindi che queste previsioni automatiche possano ottenere performance migliori rispetto a tutte quelle che si trovano sui siti meteo italiani, che in genere si basano su modelli meteorologici meno evoluti.
Le nostre previsioni automatiche vengono continuamente aggiornate, recependo i dati che arrivano ora per ora da tutte le stazioni meteo del nostro continente per poter fornire una previsione oraria fino a 48 ore il più aggiornata possibile (sono le uniche esistenti aggiornate ogni 4 ore).
Ovviamente queste previsioni non possono sostituire in alcun modo le nostre previsioni manuali che permettono una visione di insieme e più ragionata, ma vanno affiancate alle cartine tradizionali per una previsione a breve termine quando ci interessa un livello di dettaglio orario e geografico superiore.
Aggiornamento Nina
06 Gennaio 2011 18:00 |
E' stato raggiunto intorno a Natale il picco di anomalie negative nelle acque dell'oceano Pacifico dovuto al forte episodio di Nina in corso in questi mesi (uno dei più forti negli ultimi decenni).
Nelle rilevazioni del NOAA del 22 dicembre si sono riscontrate anomalie tra -1.4°C e -1.8°C, in base alle zone dell'oceano prese a riferimento.
Nel rilevamento del 29 dicembre queste anomalie mostrano un inizio di attenuazione ed entro il mese di aprile dovrebbero neutralizzarsi.
Ma cosa succederà dopo? Ebbene, tutti i modelli matematici sono concordi nel prevedere un nuovo evento di Nino, probabilmente moderato, per la prossima estate. Vedremo nei prossimi mesi se questa previsione sarà confermata e quali effetti avrà sul clima delle nostre regioni.
Nelle rilevazioni del NOAA del 22 dicembre si sono riscontrate anomalie tra -1.4°C e -1.8°C, in base alle zone dell'oceano prese a riferimento.
Nel rilevamento del 29 dicembre queste anomalie mostrano un inizio di attenuazione ed entro il mese di aprile dovrebbero neutralizzarsi.
Ma cosa succederà dopo? Ebbene, tutti i modelli matematici sono concordi nel prevedere un nuovo evento di Nino, probabilmente moderato, per la prossima estate. Vedremo nei prossimi mesi se questa previsione sarà confermata e quali effetti avrà sul clima delle nostre regioni.
Neve il 6 gennaio?
06 Gennaio 2011 14:00 |
Usiamo questo spazio per gli aggiornamenti continui sul possibile peggioramento nevoso dei prossimi giorni.
Giovedì nel pomeriggio deboli nevicate su Bresciano, Bergamasco, Lecchese, Pavese, Lodigiano, Cremonese in estensione verso il Milanese. Nella sera deboli nevicate sparse, eccetto Comasco e Varesotto, in cessazione su Milanese e Pavese dalla tarda sera. Accumuli intorno a 3-4 cm solo nella Bergamasca. In nottata la neve tenderà a diventare pioggia in pianura. Venerdì quota neve in deciso rialzo, piogge in pianura.
Giovedì nel pomeriggio deboli nevicate su Bresciano, Bergamasco, Lecchese, Pavese, Lodigiano, Cremonese in estensione verso il Milanese. Nella sera deboli nevicate sparse, eccetto Comasco e Varesotto, in cessazione su Milanese e Pavese dalla tarda sera. Accumuli intorno a 3-4 cm solo nella Bergamasca. In nottata la neve tenderà a diventare pioggia in pianura. Venerdì quota neve in deciso rialzo, piogge in pianura.
Freddo dal 3 gennaio?
29 Dicembre 2010 15:00 |
Le ultime proiezioni dei modelli fisico-matematici confermano che a partire da lunedì 3 gennaio dovrebbe arrivare sulle nostre regioni una massa di aria molto fredda proveniente dalla Russia che darà il via a un'altra intensa ondata di freddo che dovrebbe durare almeno fino al 10 gennaio. Nella prima fase non ci dovrebbero essere precipitazioni significative, ma a partire dal 6-7 gennaio le cose potrebbero cambiare...
Meteo tra Natale e Capodanno
25 Dicembre 2010 16:00 |
A Santo Stefano migliora nel pomeriggio-sera con schiarite sempre più ampie.
Da lunedì 27 e almeno fino a Capodanno non sono attese perturbazioni significative, pertanto avremo generali condizioni di bel tempo con qualche nebbia al mattino in pianura e un po' di nubi sulla Liguria.
Le temperature subiranno un temporaneo calo tra domenica 26 e mercoledì 29, ma poi saliranno fino a portarsi oltre le medie del periodo.
Possibile nuovo ritorno del freddo a partire dal 3 gennaio 2011.
Da lunedì 27 e almeno fino a Capodanno non sono attese perturbazioni significative, pertanto avremo generali condizioni di bel tempo con qualche nebbia al mattino in pianura e un po' di nubi sulla Liguria.
Le temperature subiranno un temporaneo calo tra domenica 26 e mercoledì 29, ma poi saliranno fino a portarsi oltre le medie del periodo.
Possibile nuovo ritorno del freddo a partire dal 3 gennaio 2011.
22/12/2010: inizia l'inverno
19 Dicembre 2010 16:00 |
Quest’anno l’inizio dell’inverno astronomico avverrà mercoledì 22 dicembre alle ore 0:38, istante del solstizio di inverno. Ma, già che ci siamo, come viene definito l’inizio delle stagioni? E’ uguale ogni anno?
Il solstizio di inverno è definito come l’istante in cui la traiettoria apparente del Sole intorno alla Terra incrocia il tropico del Cancro (parallelo terrestre di coordinate 23°27’). Questo istante ritarda di circa 6 ore ogni anno, salvo subire un nuovo riposizionamento indietro ogni quattro anni, in conseguenza degli anni bisestili, introdotti proprio per evitare un progressivo disallineamento delle stagioni con il calendario. E’ per questo motivo che l’inizio dell’inverno può capitare il 21 o il 22 dicembre.
Allo stesso modo l’inizio dell’estate è definito come l’istante in cui la traiettoria apparente del Sole intorno alla Terra incrocia il tropico del Capricorno e può avvenire il 20 o il 21 giugno.
L’inizio di primavera e autunno avviene nel momento in cui il movimento del Sole incrocia l’equatore terrestre e avviene per la primavera il 20 o il 21 marzo e per l’autunno il 22 o il 23 settembre.
Infine segnaliamo che invece in meteorologia l’inizio delle stagioni riflette meglio le condizioni effettive del tempo e quindi l’inverno inizia il 1° dicembre, la primavera il 1° marzo, l’estate il 1° giugno e l’autunno il 1° settembre.
Il solstizio di inverno è definito come l’istante in cui la traiettoria apparente del Sole intorno alla Terra incrocia il tropico del Cancro (parallelo terrestre di coordinate 23°27’). Questo istante ritarda di circa 6 ore ogni anno, salvo subire un nuovo riposizionamento indietro ogni quattro anni, in conseguenza degli anni bisestili, introdotti proprio per evitare un progressivo disallineamento delle stagioni con il calendario. E’ per questo motivo che l’inizio dell’inverno può capitare il 21 o il 22 dicembre.
Allo stesso modo l’inizio dell’estate è definito come l’istante in cui la traiettoria apparente del Sole intorno alla Terra incrocia il tropico del Capricorno e può avvenire il 20 o il 21 giugno.
L’inizio di primavera e autunno avviene nel momento in cui il movimento del Sole incrocia l’equatore terrestre e avviene per la primavera il 20 o il 21 marzo e per l’autunno il 22 o il 23 settembre.
Infine segnaliamo che invece in meteorologia l’inizio delle stagioni riflette meglio le condizioni effettive del tempo e quindi l’inverno inizia il 1° dicembre, la primavera il 1° marzo, l’estate il 1° giugno e l’autunno il 1° settembre.
Freddo fino a fine anno?
12 Dicembre 2010 12:00 |
Da circa un mese stiamo assistendo al rafforzamento di un’anomalia climatologica che potrebbe avere impatto sul tempo delle prossime settimane: l’indice NAO (North Atlantic Oscillation) ha virato pesantemente in negativo e dovrebbe rimanere tale almeno fino a fine anno. Ma che cosa significa?
L’indice NAO misura la differenza di pressione in atto tra l’Atlantico settentrionale (dove in genere risiede una bassa pressione) e l’Atlantico meridionale (dove in genere risiede un’alta pressione). Un indice NAO positivo significa che sia l’alta pressione a sud che la bassa pressione a nord sono in rafforzamento, con la conseguenza che le perturbazioni atlantiche scorrono alle alte latitudini e l’Italia è protetta dall’anticiclone delle Azzorre in espansione verso di noi. Un indice NAO negativo, al contrario, significa che l’alta pressione sulle Azzorre si sta indebolendo aprendo la strada all’incursione delle perturbazioni atlantiche verso le nostre regioni e all’arrivo di aria fredda da nord.
La NAO negativa di queste settimane potrebbe quindi far pensare al perdurare almeno fino a fine anno di un periodo freddo per tutta Italia e anche nevoso per alcune regioni…
L’indice NAO misura la differenza di pressione in atto tra l’Atlantico settentrionale (dove in genere risiede una bassa pressione) e l’Atlantico meridionale (dove in genere risiede un’alta pressione). Un indice NAO positivo significa che sia l’alta pressione a sud che la bassa pressione a nord sono in rafforzamento, con la conseguenza che le perturbazioni atlantiche scorrono alle alte latitudini e l’Italia è protetta dall’anticiclone delle Azzorre in espansione verso di noi. Un indice NAO negativo, al contrario, significa che l’alta pressione sulle Azzorre si sta indebolendo aprendo la strada all’incursione delle perturbazioni atlantiche verso le nostre regioni e all’arrivo di aria fredda da nord.
La NAO negativa di queste settimane potrebbe quindi far pensare al perdurare almeno fino a fine anno di un periodo freddo per tutta Italia e anche nevoso per alcune regioni…
Bilancio Novembre 2010
03 Dicembre 2010 23:00 |
Facciamo un rapido bilancio di come è stato il novembre 2010, prendendo a campione i dati della stazione ufficiale di Milano-Linate.
TEMPERATURE MINIME:
MEDIA 2010: 6,2°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2000-2009: +0,2°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +1.9°C
TEMPERATURE MASSIME:
MEDIA 2010: 10,8°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2000-2009: -1,5°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: 0°C
PRECIPITAZIONI:
TOTALE 2010: 260 millimetri
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2000-2009: +85%
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +330%
COMMENTO
Il novembre di quest'anno è stato un po' più freddo rispetto agli ultimi anni (specie nei valori massimi), abbastanza in linea con quello che accadeva negli anni Novanta.
Le precipitazioni sono state eccezionalmente alte (il più piovoso degli ultimi 30 anni dopo il 2000), confermando la tendenza dell'ultimo decennio ad avere autunni sempre più piovosi.
TEMPERATURE MINIME:
MEDIA 2010: 6,2°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2000-2009: +0,2°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +1.9°C
TEMPERATURE MASSIME:
MEDIA 2010: 10,8°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2000-2009: -1,5°C
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: 0°C
PRECIPITAZIONI:
TOTALE 2010: 260 millimetri
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 2000-2009: +85%
SCARTO RISPETTO ALLA MEDIA 1980-1999: +330%
COMMENTO
Il novembre di quest'anno è stato un po' più freddo rispetto agli ultimi anni (specie nei valori massimi), abbastanza in linea con quello che accadeva negli anni Novanta.
Le precipitazioni sono state eccezionalmente alte (il più piovoso degli ultimi 30 anni dopo il 2000), confermando la tendenza dell'ultimo decennio ad avere autunni sempre più piovosi.
Global Warming: aggiornamento
25 Novembre 2010 00:00 |
Ritorniamo sul tema del Global Warming, aggiornando con gli ultimi dati di questi mesi il nostro articolo dello scorso marzo (vedi sezione articoli del sito).
Dopo il forte evento di NINO dello scorso anno che aveva fatto raggiungere valori record alla temperatura globale in primavera, è iniziata una leggera discesa delle anomalie termiche di oceani e terraferma.
Nonostante questo, la media dei primi 10 mesi del 2010 mostra un’anomalia termica globale rispetto al periodo 1951-1980 pari a +0.65°C, un record storico assoluto. Se il 2010 terminasse con questi dati risulterebbe a livello planetario l’anno più caldo della storia da quando vengono effettuate delle misurazioni confrontabili (dal 1880).
In questi ultimi mesi, però, la NINA in atto nel Pacifico sta mitigando queste anomalie e dovremo aspettare fino a dicembre per vedere se il 2005 manterrà il primato di anno più bollente oppure verrà superato da questo 2010.
Dopo il forte evento di NINO dello scorso anno che aveva fatto raggiungere valori record alla temperatura globale in primavera, è iniziata una leggera discesa delle anomalie termiche di oceani e terraferma.
Nonostante questo, la media dei primi 10 mesi del 2010 mostra un’anomalia termica globale rispetto al periodo 1951-1980 pari a +0.65°C, un record storico assoluto. Se il 2010 terminasse con questi dati risulterebbe a livello planetario l’anno più caldo della storia da quando vengono effettuate delle misurazioni confrontabili (dal 1880).
In questi ultimi mesi, però, la NINA in atto nel Pacifico sta mitigando queste anomalie e dovremo aspettare fino a dicembre per vedere se il 2005 manterrà il primato di anno più bollente oppure verrà superato da questo 2010.
Inverno 2010/2011: aggiornamento
16 Novembre 2010 23:00 |
In un nostro precedente intervento di quasi un mese fa abbiamo messo in evidenza come la maggior parte dei modelli meteorologici stagionali fosse propenso a intravedere le premesse per un inverno piuttosto freddo.
Benchè sia ancora prematuro, anche per emettere una previsione, crediamo sia giusto sottolineare che nelle ultime settimane sia venuto meno quel fattore che in genere è determinante per avere un inverno freddo sulle nostre regioni, ovvero la QBO negativa.
La QBO (Quasi Biennial Oscillation) è un’alternanza quasi periodica (periodo oscillante fra 20 a 36 mesi) tra venti prevalentemente occidentali e venti prevalentemente orientali nella stratosfera, tra i 18 e i 30 km di quota. Queste correnti stratosferiche tendono poi a propagarsi anche negli strati più bassi e, attraverso un meccanismo molto complicato, ad influenzare il tempo sulle nostre regioni.
In generale una QBO con segno negativo comporta irruzioni da est più frequenti e quindi l’arrivo di aria più fredda sulle nostre regioni, come è avvenuto lo scorso inverno. Una QBO positiva, invece, tende a far prevalere le correnti occidentali e ad inibire le discese di aria artica sull’Italia.
Ebbene, nelle ultime settimane la QBO ha invertito più velocemente del previsto il segno ed è diventata positiva con una tendenza a rafforzare il suo valore nelle prossime settimane.
Ecco quindi che è venuto meno un fattore determinante per pensare a un inverno particolarmente rigido e molto probabilmente le prossime emissioni dei modelli non potranno che tenerne conto…
Benchè sia ancora prematuro, anche per emettere una previsione, crediamo sia giusto sottolineare che nelle ultime settimane sia venuto meno quel fattore che in genere è determinante per avere un inverno freddo sulle nostre regioni, ovvero la QBO negativa.
La QBO (Quasi Biennial Oscillation) è un’alternanza quasi periodica (periodo oscillante fra 20 a 36 mesi) tra venti prevalentemente occidentali e venti prevalentemente orientali nella stratosfera, tra i 18 e i 30 km di quota. Queste correnti stratosferiche tendono poi a propagarsi anche negli strati più bassi e, attraverso un meccanismo molto complicato, ad influenzare il tempo sulle nostre regioni.
In generale una QBO con segno negativo comporta irruzioni da est più frequenti e quindi l’arrivo di aria più fredda sulle nostre regioni, come è avvenuto lo scorso inverno. Una QBO positiva, invece, tende a far prevalere le correnti occidentali e ad inibire le discese di aria artica sull’Italia.
Ebbene, nelle ultime settimane la QBO ha invertito più velocemente del previsto il segno ed è diventata positiva con una tendenza a rafforzare il suo valore nelle prossime settimane.
Ecco quindi che è venuto meno un fattore determinante per pensare a un inverno particolarmente rigido e molto probabilmente le prossime emissioni dei modelli non potranno che tenerne conto…
Attività solare ai minimi storici
10 Novembre 2010 22:00 |
L'attività solare continua a mostrare segnali di grande debolezza.
Anche a ottobre abbiamo assistito ad alcuni giorni di totale assenza di macchie solari e la ripresa dell' attività della nostra stella dopo il minimo dell'agosto 2008 stenta parecchio.
Siamo quindi in un ciclo solare che verosimilmente sarà caratterizzato anche nei prossimi mesi (il nuovo massimo è previsto per il maggio 2013) da una scarsa attività.
Ma che cosa vuol dire scarsa attività solare e numero limitato di macchie? Ci sono due conseguenze:
1) Sulla terra giunge meno energia, ma la differenza è comunque talmente limitata da non portare conseguenze dirette sulle temperature
2) Secondo una recente teoria, un sole meno attivo ha come conseguenza immediata una riduzione del campo magnetico inviato sulla terra. Ma un campo magnetico meno intenso è meno efficace nel proteggere la terra dall'arrivo delle particelle cosmiche. Le particelle cosmiche fungono da nuclei di condensazione e intervengono nel processo di formazione delle nubi. Quindi sole meno attivo = aumento della nuvolosità (prevalentemente bassa) sul nostro pianeta. Ma un aumento della nuvolosità porterebbe a un calo globale delle temperature...
Anche a ottobre abbiamo assistito ad alcuni giorni di totale assenza di macchie solari e la ripresa dell' attività della nostra stella dopo il minimo dell'agosto 2008 stenta parecchio.
Siamo quindi in un ciclo solare che verosimilmente sarà caratterizzato anche nei prossimi mesi (il nuovo massimo è previsto per il maggio 2013) da una scarsa attività.
Ma che cosa vuol dire scarsa attività solare e numero limitato di macchie? Ci sono due conseguenze:
1) Sulla terra giunge meno energia, ma la differenza è comunque talmente limitata da non portare conseguenze dirette sulle temperature
2) Secondo una recente teoria, un sole meno attivo ha come conseguenza immediata una riduzione del campo magnetico inviato sulla terra. Ma un campo magnetico meno intenso è meno efficace nel proteggere la terra dall'arrivo delle particelle cosmiche. Le particelle cosmiche fungono da nuclei di condensazione e intervengono nel processo di formazione delle nubi. Quindi sole meno attivo = aumento della nuvolosità (prevalentemente bassa) sul nostro pianeta. Ma un aumento della nuvolosità porterebbe a un calo globale delle temperature...
Analisi forte evento di NINA in corso
05 Novembre 2010 00:00 |
Le ultime rilevazioni delle temperature delle acque dell'oceano Pacifico confermano che è in corso uno degli eventi di Nina più intensi di sempre. Le acque del Pacifico stanno infatti sperimentando un raffreddamento molto forte che, stando ad alcune previsioni, potrebbe evolvere verso l'evento di Nina più intenso degli ultimi 50 anni.
L'indice ONI, che misura l'intensità del raffreddamento nella zona del Pacifico centrale (presa in genere a riferimento), segna nelle ultime rilevazioni -1.5, valore basso, ma comunque già raggiunto almeno 6 volte dal 1950 a oggi.
L'indice MEI invece, che considera un insieme più vasto di parametri per caratterizzare il fenomeno, ha raggiunto il livello -2, il più basso dal 1955. E le previsioni sull'evoluzione del fenomeno ci dicono che raggiungerà la massima intensità a fine anno.
Questo evento di Nina è inoltre particolarmente rilevante non tanto per l'intensità, ma soprattutto per l'estensione.
Ma quali sono gli effetti della Nina sul clima? Di sicuro viene frenato il riscaldamento globale in atto (i primi dati già lo evidenziano) e ci sarà un periodo di alcuni mesi in cui la corsa al rialzo delle temperature del pianeta subirà una temporanea inversione di tendenza.
Per quanto riguarda il tempo dei prossimi mesi sull'Europa non ci sarà alcuna influenza, come è sempre avvenuto anche negli altri episodi di Nina.
L'indice ONI, che misura l'intensità del raffreddamento nella zona del Pacifico centrale (presa in genere a riferimento), segna nelle ultime rilevazioni -1.5, valore basso, ma comunque già raggiunto almeno 6 volte dal 1950 a oggi.
L'indice MEI invece, che considera un insieme più vasto di parametri per caratterizzare il fenomeno, ha raggiunto il livello -2, il più basso dal 1955. E le previsioni sull'evoluzione del fenomeno ci dicono che raggiungerà la massima intensità a fine anno.
Questo evento di Nina è inoltre particolarmente rilevante non tanto per l'intensità, ma soprattutto per l'estensione.
Ma quali sono gli effetti della Nina sul clima? Di sicuro viene frenato il riscaldamento globale in atto (i primi dati già lo evidenziano) e ci sarà un periodo di alcuni mesi in cui la corsa al rialzo delle temperature del pianeta subirà una temporanea inversione di tendenza.
Per quanto riguarda il tempo dei prossimi mesi sull'Europa non ci sarà alcuna influenza, come è sempre avvenuto anche negli altri episodi di Nina.
Bilancio settembre/ottobre 2010
01 Novembre 2010 20:00 |
Ecco un bilancio dei primi due mesi dell'autunno 2010, prendendo a riferimento i dati di Milano-Linate.
Tra parantesi sono indicati gli scarti rispetto alle medie 2000-2009 e 1980-1999
SETTEMBRE 2010
Temperature minime: 14.1° (-1.0°/-0.5°)
Temperature massime: 23.2° (-2.0°/-1.4°)
Precipitazioni: 145 millimetri (+70%/+70%)
OTTOBRE 2010
Temperature minime: 9.2° (-2.3°/-0.6°)
Temperature massime: 16.2° (-3.0°/-1.9°)
Precipitazioni: 196 millimetri (+130%/+90%)
COMMENTO
I primi due mesi dell'autunno 2010 sono risultati più freddi della media, specie se confrontati con gli ultimi 10 anni. Le precipitazioni sono state di molto superiori alla norma, anche se concentrate in un numero di eventi in linea con le statistiche del periodo.
Tra parantesi sono indicati gli scarti rispetto alle medie 2000-2009 e 1980-1999
SETTEMBRE 2010
Temperature minime: 14.1° (-1.0°/-0.5°)
Temperature massime: 23.2° (-2.0°/-1.4°)
Precipitazioni: 145 millimetri (+70%/+70%)
OTTOBRE 2010
Temperature minime: 9.2° (-2.3°/-0.6°)
Temperature massime: 16.2° (-3.0°/-1.9°)
Precipitazioni: 196 millimetri (+130%/+90%)
COMMENTO
I primi due mesi dell'autunno 2010 sono risultati più freddi della media, specie se confrontati con gli ultimi 10 anni. Le precipitazioni sono state di molto superiori alla norma, anche se concentrate in un numero di eventi in linea con le statistiche del periodo.
Il tempo nel w/e è sempre più brutto?
25 Ottobre 2010 23:18 |
In questi giorni ci siamo sentiti fare spesso la domanda: " perchè piove sempre nel week end?" Ma è vero che nel week end piove più spesso che in settimana? Ecco i dati.
Su 92 giorni di pioggia a Milano da inizio anno sono stati così ripartiti:
Lunedì 11
Martedì 15
Mercoledì 10
Giovedì 15
Venerdì 18
Sabato 11
Domenica 12
Come si vede (e come era logico aspettarsi) i giorni di pioggia sono stati distribuiti in modo abbastanza omogeneo nella settimana.
Ma allora perchè a tutti sembra che nel week end il tempo sia più brutto? Sono due i fattori che potrebbero spiegare questa convinzione diffusa:
1) Negli ultimi 8 week end, ha piovuto in 4 (non dimentichiamoci che siamo nella stagione più piovosa dell'anno)
2) Tutti noi siamo più portati a ricordarci di un week end passato in casa a causa del maltempo, piuttosto che di un normale martedì di pioggia
Su 92 giorni di pioggia a Milano da inizio anno sono stati così ripartiti:
Lunedì 11
Martedì 15
Mercoledì 10
Giovedì 15
Venerdì 18
Sabato 11
Domenica 12
Come si vede (e come era logico aspettarsi) i giorni di pioggia sono stati distribuiti in modo abbastanza omogeneo nella settimana.
Ma allora perchè a tutti sembra che nel week end il tempo sia più brutto? Sono due i fattori che potrebbero spiegare questa convinzione diffusa:
1) Negli ultimi 8 week end, ha piovuto in 4 (non dimentichiamoci che siamo nella stagione più piovosa dell'anno)
2) Tutti noi siamo più portati a ricordarci di un week end passato in casa a causa del maltempo, piuttosto che di un normale martedì di pioggia
Prime proiezioni inverno 2010/2011
21 Ottobre 2010 22:37 |
I principali centri di calcolo mondiali stanno iniziando a emettere le prime proiezioni su come sarà il prossimo inverno. Manca ancora moltissimo, ma cosa dicono le prime indicazioni? Ebbene tutti concordano sul fatto che non dovrebbe essere un inverno con temperature sopra media. La maggioranza vede addirittura un inverno più freddo del normale. Ci aggiorneremo nelle prossime settimane con dati un po' più affidabili...
Ivan
25 Settembre 2010 15:47 |
Da oggi su tutte le nostre pagine potete trovare in alto a sinistra un link a un nuovo modello meteorologico di Meteoswiss (Cosmo-2) che fornisce le previsioni delle precipitazioni per le successive 24 ore, con aggiornamenti continui, ogni 3 ore. E' un modello meteorologico unico nel suo genere, che affianca alla tradizionale inizializzazione degli altri modelli anche delle "correzioni in corsa" in base ai dati che arrivano di continuo da stazioni, radar e satelliti. Tutto questo permette di avere continui aggiornamenti e delle stime sulle precipitazioni ora per ora con un elevatissimo livello di affidabilità. Buona consultazione a tutti!!
Ivan
05 Settembre 2010 23:03 |
E' on line un nostro articolo di previsione sul prossimo autunno..buona lettura!!!
Ivan
23 Agosto 2010 23:00 |
Ecco un riepilogo provvisorio di questa estate (fino al 23 agosto).
GIUGNO
Temperature massime: -2° rispetto alla media 2000-2009, +1° rispetto alla media 1961-1990
Temperature minime: -0.5° rispetto alla media 2000-2009, +2.8° rispetto alla media 1961-1990
Precipitazioni: +50% rispetto alla media 2000-2009, +25% rispetto alla media 1961-1990
LUGLIO
Temperature massime: +0.6° rispetto alla media 2000-2009, +2.4° rispetto alla media 1961-1990
Temperature minime: +1.3° rispetto alla media 2000-2009, +3.5° rispetto alla media 1961-1990
Precipitazioni: -65% rispetto alla media 2000-2009, -60% rispetto alla media 1961-1990
AGOSTO (fino al 23)
Temperature massime: -2.6° rispetto alla media 2000-2009, -0.4° rispetto alla media 1961-1990
Temperature minime: -1.7° rispetto alla media 2000-2009, +0.7° rispetto alla media 1961-1990
Precipitazioni: +110% rispetto alla media 2000-2009, +90% rispetto alla media 1961-1990
RIEPILOGO 1 GIUGNO - 23 AGOSTO
Temperature massime: -1.4° rispetto alla media 2000-2009, +1° rispetto alla media 1961-1990
Temperature minime: -0.3° rispetto alla media 2000-2009, +2.7° rispetto alla media 1961-1990
Precipitazioni: +36% rispetto alla media 2000-2009, +23% rispetto alla media 1961-1990
COMMENTO CONCLUSIVO
E' stata una delle estati più fresche e più piovose degli ultmi 10 anni. Nonostante questo le temperature sono state comunque superiori a quelle tipiche del periodo 1961-1990
GIUGNO
Temperature massime: -2° rispetto alla media 2000-2009, +1° rispetto alla media 1961-1990
Temperature minime: -0.5° rispetto alla media 2000-2009, +2.8° rispetto alla media 1961-1990
Precipitazioni: +50% rispetto alla media 2000-2009, +25% rispetto alla media 1961-1990
LUGLIO
Temperature massime: +0.6° rispetto alla media 2000-2009, +2.4° rispetto alla media 1961-1990
Temperature minime: +1.3° rispetto alla media 2000-2009, +3.5° rispetto alla media 1961-1990
Precipitazioni: -65% rispetto alla media 2000-2009, -60% rispetto alla media 1961-1990
AGOSTO (fino al 23)
Temperature massime: -2.6° rispetto alla media 2000-2009, -0.4° rispetto alla media 1961-1990
Temperature minime: -1.7° rispetto alla media 2000-2009, +0.7° rispetto alla media 1961-1990
Precipitazioni: +110% rispetto alla media 2000-2009, +90% rispetto alla media 1961-1990
RIEPILOGO 1 GIUGNO - 23 AGOSTO
Temperature massime: -1.4° rispetto alla media 2000-2009, +1° rispetto alla media 1961-1990
Temperature minime: -0.3° rispetto alla media 2000-2009, +2.7° rispetto alla media 1961-1990
Precipitazioni: +36% rispetto alla media 2000-2009, +23% rispetto alla media 1961-1990
COMMENTO CONCLUSIVO
E' stata una delle estati più fresche e più piovose degli ultmi 10 anni. Nonostante questo le temperature sono state comunque superiori a quelle tipiche del periodo 1961-1990
Ivan
22 Agosto 2010 23:22 |
L'estate meteorologica terminerà il 31 agosto e a quanto pare nei prossimi giorni sarà estate vera e propria con massime davvero estive.
Ma come è stata l'estate 2010?
A breve forniremo un'analisi con dati alla mano, ma in sintesi si può dire: giugno freddo e piovoso, luglio caldo, agosto freddo e piovoso nella prima parte e caldo nell'ultima.
Ma come è stata l'estate 2010?
A breve forniremo un'analisi con dati alla mano, ma in sintesi si può dire: giugno freddo e piovoso, luglio caldo, agosto freddo e piovoso nella prima parte e caldo nell'ultima.
Ivan
18 Luglio 2010 23:42 |
Dopo uno dei mesi di giugno più freddi di questi ultimi 10 anni, luglio si sta dimostrando di segno diametralmente opposto: nei primi 18 giorni risulta essere uno dei più caldi di sempre.
Le temperature minime sono state di 3°C oltre le medie degli ultimi 10 anni (+5°C rispetto alla media del periodo 1961-1990).
Le temperature massime sono state di 1.5°C oltre le medie degli ultimi 10 anni (+3.5° rispetto alla media del periodo 1961-1990).
Questo caldo intenso ha due caratteristiche che vale la pena sottolineare:
1) Le temperature minime sono state la vera anomalia con scostamenti dalla media molto forti (in genere questo vuol dire caldo afoso)
2) Non si è registrata nessuna temperatura massima da record. Quello che fa alzare la media è stata la durata davvero insolita (un caldo non intensissimo, ma molto persistente)
E i prossimi giorni continueranno con le medesime caratteristiche...
Le temperature minime sono state di 3°C oltre le medie degli ultimi 10 anni (+5°C rispetto alla media del periodo 1961-1990).
Le temperature massime sono state di 1.5°C oltre le medie degli ultimi 10 anni (+3.5° rispetto alla media del periodo 1961-1990).
Questo caldo intenso ha due caratteristiche che vale la pena sottolineare:
1) Le temperature minime sono state la vera anomalia con scostamenti dalla media molto forti (in genere questo vuol dire caldo afoso)
2) Non si è registrata nessuna temperatura massima da record. Quello che fa alzare la media è stata la durata davvero insolita (un caldo non intensissimo, ma molto persistente)
E i prossimi giorni continueranno con le medesime caratteristiche...
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